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La carpa koi bekko è una delle varietà di carpe giapponesi più diffuse. Si tratta di un esemplare caratterizzato da una doppia cromatura: questo pesce infatti, a seconda della sottospecie di appartenenza, ha un colore dominante (che può essere il rosso, il giallo o il bianco) e delle macchie di colore scuro, tendenti al nero, disposte lungo tutto il dorso.
Le macchie della koi bekko possono comparire anche sulla testa e sul resto del corpo, l’importante è che ci sia un’armonia nella loro distribuzione.
Per tutte le carpe giapponesi infatti, vale il principio di equilibrio dei colori e delle macchie.
La bekko quindi può avere delle squame nere anche su altre parti del corpo che non siano il dorso, come la parte alta della testa, le pinne o la coda, tuttavia queste macchie devono avere la stessa grandezza e distribuirsi lungo il corpo in modo omogeneo. Questo fa la differenza tra una carpa bekko di qualità e una non pura al 100%.
La testa del pesce non deve essere interamente nera, ma deve invece avere il colore dominante, che sia il rosso, il giallo o il bianco.
Vediamo quante e quali sottospecie di questa carpa esistono.
Esistono varie sottospecie della bekko, in particolare tre:
Aka Bekko
Ki Bekko
Shiro Bekko
La Aka presenta il colore dominante del rosso, la Ki invece è interamente gialla. La Shiro invece ha un colore dominante che è il bianco. Tutte queste sottospecie devono avere le pinne bianche e le immancabili macchie nere.
In base agli standard di qualità sulla purezza della koi, questo tipo di carpa deve avere macchie di colore nero che ricoprano al massimo il 10% dell’interno corpo.
Concludendo, la bekko si caratterizza per il colore dominante (rosso, giallo o bianco) e per la presenza di macchie scure lungo tutto il dorso. Questa sua particolarità la rende una delle koi più apprezzate e richieste.